Nato negli anni ’30 del ‘900 questo coltello ha avuto una storia davvero originale partendo dalla Francia verso i territori d’oltremare e tornando col passare degli anni nel continente. Creato originariamente per il mercato della Malesia – Douk Douk è in realtà il nome di una divinità della Melanesia -, questo coltello rustico ed indistruttibile ha poi trovato maggiore diffusione in Indocina ed Africa, in particolare in Algeria per poi essere oggetto indispensabile nella dotazione di eserciti ed esploratori rimanendo però praticamente sconosciuto in Francia dove è ancora oggi prodotto con le stesse caratteristiche di allora, tra cui la lama in acciaio al carbonio facilmente riaffilabile. Infatti ancora oggi Pierre Cognet, nipote del fondatore Gaston Cognet, produce nell’azienda di Thiers il Douk Douk con le stesse caratteristiche. La lama è sempre in acciaio carbonio con il 0,75% di questo elemento, lo 0,70% di Silicio e lo 0,30% di Manganese. Il trattamento termico delle lame è in tutto per tutto identico a quello ideato negli anni ’30 anche se ottenuto con meno approssimazione grazie a forni moderni e non alimentati a legna come nel secolo scorso. Il manico invece viene ottenuto con laminatura a freddo con lo stesso macchinario utilizzato dall’inventore del Douk Douk.
Il Baraka è contraddistinto dal manico cromato e fu talmente diffuso presso alcuni popoli africani da essere usato come moneta di scambio.
Dimensioni: lunghezza totale cm 20; lunghezza lama cm 9.
Produit à Thiers (FRANCE).
